Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Filosofia

Ernst Jünger. Lo sguardo esoterico

Ernst Jünger. Lo sguardo esoterico

Fabio Venzi

Libro: Libro in brossura

editore: Settimo Sigillo-Europa Lib. Ed

anno edizione: 2022

pagine: 254

Riguardo l'opera di Junger è possibile trovare, in alcuni saggi a lui dedicati o nei quali egli è citato, un generico avvicinamento dell'Autore tedesco al mondo dell'Esoterismo, ma tali riferimenti raramente affrontano specificamente il problema o analizzano in maniera approfondita la reale influenza in Junger dell'aspetto esoterico, o 'misterico'. Questo saggio 'svela' la complessa simbologia presente in tutta l'opera di Junger.
26,00
Etica

Etica

Baruch Spinoza

Libro: Copertina morbida

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2021

pagine: 448

Dio è l'esistenza necessaria, causa sui e causa immanens di tutto ciò che esiste. Questo è il perno dell'architettura ontologica che rifiuta il Dio-persona delle religioni rivelate, dissolve l'impianto analogico della metafisica scolastica e rivoluziona il rapporto fra mente e corpo, modificazioni dell'unica sostanza infinita. La filosofia diventa un'etica, intesa come sforzo di adeguazione alle cause da cui promana la potenza d'agire e la felicità della mente.
18,00
Memorie per Caterina II

Memorie per Caterina II

Denis Diderot

Libro: Copertina morbida

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2021

pagine: 476

Le "Memorie per Caterina II" sono il frutto di lunghe conversazioni tra Diderot e l'imperatrice russa, che lo aveva invitato a San Pietroburgo dall'ottobre 1773 al marzo 1774. I testi erano scritti da Diderot prima di ogni incontro su argomenti spesso suggeriti da Naryskin, che era ciambellano di corte. La lettura avveniva nel Palazzo d'Inverno e, in genere, seguiva una discussione. Dopo di essa il pensatore rivedeva, risistemava o anche correggeva gli appunti prima di consegnarli a Caterina. La ricchezza dei temi affrontati durante le sessantasei interviste ricorda quella dell'Enciclopedia. Combinando tono di battute, abilità retorica e chiaroveggenza, il filosofo francese propone una doppia riforma di Francia e Russia basata sulla revisione delle istituzioni e dell'istruzione. Introduzione di Paul Vernière. Postfazione di Armando Torno.
25,00
Le visionarie 1933-1943. Arendt, De Beauvoir, Rand, Weil e il pensiero della libertà

Le visionarie 1933-1943. Arendt, De Beauvoir, Rand, Weil e il pensiero della libertà

Wolfram Eilenberger

Libro: Copertina morbida

editore: FELTRINELLI

anno edizione: 2021

pagine: 352

È il decennio più buio del Novecento. Tra il 1933 e il 1943 finisce precipitosamente il secolo d'oro della modernità europea e comincia il capitolo più nero della nostra storia, che trascina nel baratro tutto l'Occidente. La Grande depressione schiaccia le democrazie. La paura e la povertà innescano il desiderio di leader forti. In Germania Hitler prende facilmente il potere e fa sprofondare il mondo in un'altra guerra. Le spire del totalitarismo penetrano nella vita quotidiana. Nessuno può fuggire. Non esistono alternative all'oppressione, all'esilio o alla resa. Per la libertà non c'è più spazio. Nel momento più lugubre della tempesta, quando ogni speranza sembra vana, quattro filosofe, ognuna con una voce unica e folgorante, gettano le fondamenta intellettuali per una nuova società libera. Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Ayn Rand e Simone Weil nella catastrofe coltivano le loro idee rivoluzionarie: sul rapporto tra individuo e società, tra donna e uomo, sesso e genere, libertà e totalitarismo. Le loro vite avventurose le muovono dalla Leningrado di Stalin a Hollywood, dalla Berlino di Hitler e dalla Parigi occupata a New York; ma soprattutto le portano a pensare idee che non erano mai state pensate prima, senza le quali il nostro presente sarebbe diverso da come lo conosciamo. Ciascuna delle loro esistenze - da fuggitive, attiviste, combattenti della Resistenza - è una filosofia vissuta e una testimonianza potentissima del potere liberatorio del pensiero. Ancora oggi la loro opera è un esempio della salvezza che la filosofia può donare in tempi oscuri. Quattro grandi icone che insegnano cosa significa vivere per la libertà. Simone de Beauvoir, Hannah Arendt, Simone Weil e Ayn Rand: nelle furie e negli orrori del nazismo e della guerra quattro grandi visionarie, esuli e ribelli, militanti e geniali, inventano le radici di una società giusta. Un racconto sulla conquista della libertà, quando sembrava che fosse perduta per sempre.
22,00
Dell'incertezza. Tre meditazioni filosofiche

Dell'incertezza. Tre meditazioni filosofiche

Salvatore Veca

Libro: Copertina morbida

editore: FELTRINELLI

anno edizione: 2021

pagine: 432

Come si può definire l'incertezza? Come influenza il nostro agire e il nostro linguaggio? Salvatore Veca affronta tre aspetti dell'argomento in altrettante meditazioni. Innanzitutto prende in considerazione le questioni di verità e di significato a proposito dei nostri modi di dire ciò che vi è nel mondo, e dunque l'importanza che rivestono per noi linguaggio, traduzione, interpretazione e comunicazione. È, la sua, una meditazione su ciò che vi è. Da qui si passa quindi allo studio di ciò che vale: la libertà, la giustizia, il liberalismo politico, la democrazia, la tolleranza, i diritti umani - tutto ciò in un mondo che si è fatto sempre più mutevole e instabile. Infine si giunge a un pensiero autoriflessivo, alla domanda su chi noi siamo: l'identità, la qualità e il significato della vita per l'uomo, e il peso che hanno ragione, emozioni, desideri e capacità per esistenze destinate a finire, come le nostre. Queste indagini, che si addentrano in alcuni dei nodi problematici più densi che interrogano l'umanità, sono sempre sorrette dall'intento di comunicare nel modo più giusto possibile. Perché il bene comunicare, scrive Veca, è "il gesto con cui noi semplicemente riconosciamo altri nel modo giusto e, con essi, ci mettiamo alla prova in un mondo di incessante deformazione, sullo sfondo della partizione instabile fra certezza e incertezza che, con i suoi capricci, modella e rimodella, sempre di nuovo, le circostanze in cui ci misuriamo con le nostre ricorrenti questioni di verità, giustizia e identità".
16,00
Homo sacer

Homo sacer

Giorgio Agamben

Libro: Libro rilegato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 1392

Solo ora, raccolti insieme nella loro integralità, i nove libri che formano il progetto Homo sacer acquistano il loro vero significato. Il fitto gioco dei rimandi interni, la ripresa incessante e lo svolgimento dei temi di volta in volta enunciati disegnano un'architettura imponente, articolata in quattro sezioni. Nella prima viene tracciato il programma di una messa in questione dell'intera tradizione politica dell'Occidente alla luce del concetto di nuda vita o di vita sacra (Il potere sovrano e la nuda vita, 1995). Nella seconda sezione questo programma viene svolto attraverso una serie di indagini genealogiche: (Iustitium. Stato di eccezione, 2003; Stasis. La guerra civile come paradigma politico, 2015; Horkos. Il sacramento del linguaggio, 2008; Oikonomia. Il Regno e la Gloria, 2007; Opus Dei. Archeologia dell'ufficio, 2012). La terza sezione sottopone l'etica alla prova di Auschwitz (Auschwitz. L'archivio e il testimone, 1998). La quarta sezione, infine, elabora i concetti essenziali per ripensare da capo l'intera storia della filosofia: forma-di-vita, uso, inoperosità, modo, potere destituente (Altissima povertà, 2011; L'uso dei corpi, 2014). L'archeologia del pensiero politico e filosofico occidentale sviluppata nel progetto Homo sacer non si limita, infatti, semplicemente a criticare e correggere alcuni concetti o alcune istituzioni; si tratta, piuttosto, di revocare in questione il luogo e la stessa struttura originaria della politica e dell'ontologia, per portare alla luce l'arcanum imperii che ne costituisce il fondamento e che era rimasto, in esse, insieme pienamente esposto e tenacemente nascosto. In questa edizione definitiva sono stati restituiti i titoli del progetto originale e sono state inserite le integrazioni – come la lunga nota sul concetto di guerra – e le correzioni volute dall'autore.
52,00
La meditazione

La meditazione

Plutarco

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Theoria

anno edizione: 2021

pagine: 96

Plutarco, grande storico e filosofo greco, è ancora oggi uno degli autori antichi più letti e apprezzati al mondo. Soprattutto nei suoi fortunatissimi scritti morali, ha saputo trattare temi e problemi universali - l'amore e l'amicizia, la virtù e il vizio, i fondamenti della politica e della scienza, della pedagogia e della teologia - in maniera sempre chiara, fresca, originale. Anche in questo volume, dedicato alla meditazione, la sua voce immortale stimola il lettore a riflettere sul senso profondo dell'esistenza e sulla via da seguire per renderla migliore.
10,00
L'esercizio della filosofia. Per una vitale incertezza. Con un poemetto di Pasquale Panella

L'esercizio della filosofia. Per una vitale incertezza. Con un poemetto di Pasquale Panella

Lucio Saviani

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2021

pagine: 168

In tempo di crisi e fondamentalismi, questa idea della filosofia "aiuta a far nascere" una vitale incertezza, perplessità, esitazione. Dissesto, esser fuori sesto: tra tanta ricerca del consenso, il dissenso è il senso stesso della filosofia. Un dissociarsi che è un non essere d'accordo al limite nemmeno con se stessi. Insomma, un'idea della filosofia che non intende emancipare verso un orizzonte di verità di cui appropriarsi, né verso fondamentalismi identitari o "originari" e pacificanti sostanzialismi. Rapportandosi al proprio arché, questa idea di filosofia libera il suo spirito anarchico nel pensare l'umano essere al mondo, specie nell'epoca dell'infinità dei mondi e della fuga degli dei dal nostro mondo. Ma la filosofia di cui parla questo libro è anche esercizio di scrittura e di dialogo sulla finitezza umana, sull'umana apertura alla trascendenza: un'interrogazione sul problema del Limite che, attraverso i temi del confine, del gioco, del silenzio e dello stile in filosofia, è da anni al centro dei lavori di Lucio Saviani. Un percorso sul cui tracciato si sono incrociate riflessioni e ricerche che approdano ora alla forma di questo libro, concludendo la trilogia iniziata con "Voci di confine. Il limite e la scrittura" (2011) e "Ludus Mundi. Idea della filosofia" (2017).
18,00
Nova theoretica. Manifesto per una nuova filosofia

Nova theoretica. Manifesto per una nuova filosofia

Autori vari

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 226

Con i contributi di Massimo Adinolfi, Massimo Donà, Federico Leoni, Carmelo Meazza, Marco Moschini, Gaetano Rametta, Rocco Ronchi. “Nova Theoretica” è il risultato di una ricerca autonoma e libera condotta da sette filosofi italiani. Un lavoro portato avanti da alcuni anni con il proposito di tracciare i lineamenti di un nuovo approccio filosofico che segni una discontinuità con il recente passato e disegni un possibile inizio. La filosofia delle nostre università è stanca, troppo spesso ripiegata su se stessa, quasi rassegnata alla sua marginalità. Per questo si è pensato di cominciare con la proposta di un lemmario chiedendo ai sette interpreti di questo percorso teoretico di impegnarsi in prima persona, come autori, su di una parola che fosse ai loro occhi feconda di futuro speculativo. Non una enciclopedia, dunque, e nemmeno un’opera di divulgazione, ma un manifesto filosofico scandito da parole chiave che possano anche funzionare come parole d’ordine. Una proposta di rinnovamento dei modi del pensare che si rivolge a tutti coloro che ritengono che la filosofia resti l’ambito privilegiato nel quale devono essere posti i grandi problemi del nostro tempo, quale che sia la loro origine e il loro dominio disciplinare.
20,00
Il determinismo degli stoici. Alle origini di un'idea

Il determinismo degli stoici. Alle origini di un'idea

Manuel Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2021

pagine: 172

Lo stoicismo risponde in modo originale a una serie di interrogativi emersi nella filosofia precedente: posto che ogni evento è determinato da una causa, sono possibili alternative rispetto a ciò che di fatto accade? Se il mondo intero è retto dalla provvidenza di una divinità, come possono gli esseri umani agire in modo autonomo? È possibile che il linguaggio condizioni la realtà e che una proposizione al futuro renda necessario in anticipo l’evento che descrive? E se tutto è determinato, comprese le azioni individuali, ha ancora senso ascrivere agli agenti meriti e colpe per qualcosa che non potevano fare a meno di compiere? La Stoa approda a una teoria deterministica rigorosa – ma contraria alle concezioni comuni – di cui già gli avversari antichi cercarono di scalfire la granitica coerenza. Il volume la ricostruisce rintracciandone i presupposti nella filosofia anteriore e contemporanea all’epoca ellenistica. In tal modo tenta di rendere accessibili queste tematiche anche a un pubblico non specialistico, senza però sacrificare l’accuratezza delle analisi e il confronto con una nutrita bibliografia secondaria, che – a dispetto dell’ingente quantità di contributi su aspetti più o meno circoscritti – difettava di un’opera di sintesi in lingua italiana.
19,00
Storicismo e massoneria. Libertà, uguaglianza e strategie di convivenza da Lessing a Croce

Storicismo e massoneria. Libertà, uguaglianza e strategie di convivenza da Lessing a Croce

Valerio Meattini

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2021

pagine: 200

L’anatema di Croce sulla «mentalità massonica» ha gravato sulla cultura italiana per l’autorevolezza di chi l’aveva pronunciato e per il mancato esame di quel verdetto. In verità, dietro lo schermo della massoneria, Croce attaccava la “retroguardia” del Settecento, le cui dee – Ragione, Tolleranza e Umanità – non era disposto a venerare, contrapponendo a quelle astrazioni il suo storicismo assoluto, la concezione del tutto immanente della vita, dei compiti di ognuno e della storia realizzatrice di libertà. Il volume ricostruisce le ragioni del giudizio di Croce integrandole con uno studio approfondito dei classici della massoneria. Emergono con evidenza l’attualità e l’utilità delle riflessioni di Fichte e di Lessing, ancora preziose, oggi, per affrontare questioni di strategia delle convivenze e per la difesa dei progetti personali di vita, caratteristici della nostra modernità.
21,00
Lettera sugli spettacoli

Lettera sugli spettacoli

Jean-Jacques Rousseau

Libro: Copertina morbida

editore: Aesthetica

anno edizione: 2021

pagine: 156

L'importanza della celebre Lettera sugli Spettacoli, scritta da Jean-Jacques Rousseau (1712-1794) nel 1758 in polemica con l'articolo Ginevra pubblicato da d'Alembert nell'Enciclopedia, non è stata finora adeguatamente valutata. Essa infatti, ben al di là della pur vivace polemica immediata, costituisce una vera e propria "critica della ragione teatrale" nel cuore stesso del pensiero politico, morale ed estetico di Rousseau. Nella condanna di una condizione umana dominata dall'apparire, Rousseau - oltre che filosofo ed educatore, uomo di teatro e compositore di musica, romanziere di successo ed abile costruttore della propria immagine - capovolgendo una plurisecolare tradizione di ascendenza aristotelica nega del tutto e con radicale paradossalità l'utilità del teatro e degli spettacoli - trionfo dell'apparenza - per denunciare i fasti e le miserie della nascente società dello spettacolo, nella quale il dominio su passioni e sentimenti è la posta sia del gioco teatrale sia del controllo politico dell'opinione pubblica. A tale perversione del rapporto fra etica ed estetica, Rousseau contrappone il sogno di una comunità di uomini liberi ed eguali, nella quale ogni distinzione tra spettatore e spettacolo dilegua, dando luogo alla felice mimesi di un'esistenza lontana da condizionamenti ed artifici - descrizione delle nuove forme di spettacolarizzazione di massa che costituiranno il futuro della società rinnovata dall'accettazione del "contratto sociale", ma anche anticipazione del nuovo ordine virtuoso dell'imminente Rivoluzione giacobina. Testo di straordinaria modernità (che sembra, per esempio, anticipare le concezioni di Pirandello e di Artaud nel tentativo di superare la dicotomia scena/platea, di andare al di là della "quarta parete" del teatro prima delle teorizzazioni di Strindberg), la Lettera sugli Spettacoli è anche il primo manifesto di una concezione democratica del teatro che rende inutile l'arte perché in esso è venuta a concretarsi - nello spazio dell'happening o della partecipazione collettiva - la vita. Corredano il testo, puntualmente curato da F. Walter Lupi ed arricchito da una presentazione di Giuseppe Panella, esaustivi apparati esegetici, critici e bibliografici.
15,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.