Linguistica
La lingua copta
Paola Buzi, Agostino Soldati
Libro: Copertina morbida
editore: Hoepli
anno edizione: 2021
pagine: 368
Lingua di cultura e d'uso attestata nel millennio che va dal sec. III al sec. XII d.C., il copto fu idioma dell'elemento autoctono di fede cristiana dell'Egitto accanto al greco e, a partire dal sec. VII, all'arabo. Ultima fase della lingua egiziana, il copto era scritto tramite l'alfabeto greco arricchito di alcuni segni supplementari derivati dalla scrittura demotica. La prima parte di questo volume - esaustiva introduzione allo studio della lingua copta, illustrata nelle sue principali varianti dialettali - affronta il contesto storico, sociale e culturale in cui il copto fiorì e assurse a medium di una civiltà scrittoria cui dobbiamo, tra l'altro, la conservazione di opere letterarie greche, altrimenti perdute, e testi documentarî essenziali per lo studio dell'economia, del diritto e della storia sociale dell'Egitto tardoantico e medievale. La seconda parte descrive in dettaglio l'alfabeto, la fonologia, la morfologia con lineamenti di sintassi delle principali varietà dialettali della lingua. Chiude l'opera una crestomazia di testi, letterarî e documentarî (epigrafici e papirologici), attinti a tutti gli àmbiti dialettali e risalenti a varia epoca, accompagnati da un commentario grammaticale e dalla traduzione in italiano. Il volume è completato da con un glossario di voci copte, greche, onomastici e i toponimi occorrenti nei testi della crestomazia e da una bibliografia di riferimento.
Invasione di campo. Il gioco del calcio nel linguaggio e nel racconto della politica
Pierpaolo Lala, Rocco Luigi Nichil
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2021
pagine: 208
La lunga storia d'amore tra panchine a bordo campo e aule parlamentari nasce in Italia già tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, muove i primi passi negli anni del fascismo, inizia a correre durante la Prima Repubblica e va a segno con le vittorie sportive e politiche di Berlusconi, arrivando con forza immutata fino ai giorni nostri. Era dunque inevitabile che la lingua della politica fosse contagiata da slogan e metafore provenienti dal mondo del pallone, sia nel gergo dei parlamentari che in quello giornalistico, nei discorsi ufficiali come sui manifesti elettorali. Certo, i vari assist, pressing e zona Cesarini hanno avuto fortuna anche nella lingua comune; così il lessico immediatamente comprensibile e con il quale gli italiani hanno grande confidenza è stato scelto per rendere familiari alcuni volti, e alcune discese in campo. Il caso più celebre è certo quello del Cavaliere, ma la connessione tra politica e calcio in Italia è antica, e non conosce cartellino rosso. Gli autori, nello spassoso e al contempo scientifico percorso di analisi storica e linguistica, incontrano anche alcuni fuoriclasse: Dino Amenduni, Marcello Aprile, Stefano Bartezzaghi, Giovanni Boccia Artieri, Filippo Ceccarelli, Stefano Cristante, Riccardo Cucchi, Marco Damilano, Giorgio Lauro, Riccardo Luna, Wanda Marra, Francesco Nicodemo, Edoardo Novelli, Silverio Novelli, Alessandra Sardoni, Marino Sinibaldi, Antonio Sofi. Il volume è completato da un glossario con vocaboli e modi di dire nati nel mondo del calcio e traslati nel dibattito politico.
«Ne più mai toccherò le sacre sponde». Saggi sulla lingua poetica dell'Ottocento
Riccardo Tesi
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 120
Il libro raccoglie alcuni contributi dedicati alla lingua poetica ottocentesca mainstream, quella con la quale si è venuti in contatto sui banchi di scuola, spesso senza l'assistenza di strumenti linguistici adeguati. Il primo analizza la sintassi degli inizi dei sonetti foscoliani, soffermandosi in particolare sull'attacco del pezzo più noto della breve raccolta («Nè più mai toccherò le sacre sponde»), di cui si propone una chiave di lettura diversa, non elegiaca ma tragica, in sintonia con alcuni attacchi enfatico-esclamativi propri del teatro alfieriano. I tre saggi centrali sono invece interpretazioni di parole-chiave e modalità sintattiche dei Canti leopardiani, che spesso gettano nuova luce su passi di poesie notissime (due verbi nascosti nel Passero solitario, il lessico della 'fertilità' nei passi iniziali della Ginestra, il monologo finale dell'Ultimo canto di Saffo), rilette con un taglio rigoroso e insieme originale nei risultati. Chiude Percorsi del linguaggio poetico dai neoclassici ai novissimi, un profilo sintetico focalizzato sui principali snodi che hanno interessato il linguistic turn del rapporto prosa-poesia nel periodo compreso tra l'inizio della prima rivoluzione industriale (fine Settecento) e la crisi post-miracolo economico, in cui siamo tuttora coinvolti.
La struttura della lingua dei segni
William C. Stokoe
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 142
Quando nel 1960 William C. Stokoe pubblicò "La struttura della lingua dei segni. Un profilo del sistema di comunicazione visuale dei sordi americani", forse in pochi potevano prevedere, e lui per primo, che quel saggio, tanto breve quanto concettualmente dirompente, avrebbe avuto un così enorme impatto sull'approccio scientifico allo studio delle lingue dei segni. Stokoe è mosso da un obiettivo chiaro, quello di dimostrare che le lingue dei segni sono lingue a tutti gli effetti, al pari di quelle vocali. E per farlo applica a quella americana (ASL) gli strumenti di analisi allora più in voga, e cioè quelli dello strutturalismo linguistico statunitense a cui, appena tre anni prima, un giovane Noam Chomsky aveva infuso nuovo slancio pubblicando Le strutture della sintassi. Questa descrizione sistemica delle lingue segnate poggia innanzitutto sull'individuazione di elementi minimi di natura mimico-gestuale privi di significato e in numero finito, cioè i cheremi, in analogia con il concetto di fonemi usato per le lingue vocali. Dalla combinazione dei cheremi originano i morfemi segnici e quindi i segni che si combinano in unità frasali superiori. Un'analisi che ricorre anche ad un ingegnoso sistema di trascrizione con lo scopo di rappresentare sul piano bidimensionale della pagina la tridimensionalità cinetica delle configurazioni segniche, una sorta di metalinguaggio descrittivo che passerà alla storia come "Sistema di Notazione Stokoe". Questa traduzione dell'opera di Stokoe, arricchita da una biografia intellettuale del linguista americano curata da Davide Astori, rende finalmente disponibile al lettore italiano un libro fondamentale che ha orientato il lavoro di generazioni di ricercatori in tutto il mondo. Con un saggio introduttivo di Davide Astori.
I funamboli della parola. Le traduzioni che hanno cambiato la storia
Anna Aslanyan
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 288
I rapporti diplomatici raramente funzionano senza un esercito invisibile di traduttori e interpreti. Pur trascurati, alcuni di essi sono riusciti ad alterare, nel bene o nel male, gli eventi della storia. Anna Aslanyan - giornalista russo-inglese con molti anni di esperienza nel settore - esplora i retroscena di astuzia e ambizione, eroismo e incompetenza, che hanno avuto come protagonisti i professionisti della traduzione, scoprendo fin dove può arrivare un semplice malinteso. Hiroshima sarebbe stata bombardata lo stesso se il dispaccio giapponese non fosse stato tradotto in modo ambiguo? La resa delle barzellette di Berlusconi ha dato una svolta alle cene del G8? Come reagì l'interprete ebreo di Göring durante il Processo di Norimberga? Che ruolo hanno avuto i dragomanni o i dizionari idiomatici nel dichiarare guerre o tessere alleanze? Quando una frase galante diventa offensiva? Aslanyan prova a dare una risposta ricorrendo a diciotto esempi tratti da varie epoche e culture: dagli intrighi di corte risolti da zelanti interpreti al duello fra Nixon e Chruscëv, dalla Brexit fino agli «shithole countries» menzionati da Trump. Riflette, infine, sul ruolo dei traduttori nel prossimo futuro, quando la loro versatilità dovrà superare l'intelligenza di algoritmi di traduzione sempre più efficaci. Le storie qui raccontate in modo fulminante e ironico mostrano i traduttori al lavoro e le conseguenze, spesso memorabili, della loro mediazione. E sono un omaggio ai professionisti della traduzione, che lavorando all'ombra devono conseguire diversi obiettivi in contemporanea: ottenere il senso corretto delle frasi, attraversare (e non violare) certi patti sociali, mantenere l'equilibrio culturale. Non è un caso che Aslanyan compari il traduttore a un funambolo che danza nel vuoto: la sua è un'impresa creativa, ma a volte può essere perfino fatale.
Fonologia e prosodia dell'italiano
Giovanna Marotta, Laura Vanelli
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 312
Il volume descrive il sistema fonologico dell'italiano. La prima parte è dedicata alla fonologia segmentale, quindi alle sue unità fondamentali (fonemi e tratti fonologici), di cui sono indagate le proprietà intrinseche e combinatorie, anche in relazione alle regole fonologiche. La seconda parte affronta la fonologia soprasegmentale o prosodica, al cui ambito appartiene la fenomenologia relativa alla sillaba, all'accento, al tono, al ritmo e all'intonazione. Anche se il sistema fonologico esposto fa riferimento all'italiano contemporaneo, nella terza parte un capitolo è rivolto all'analisi dei principali cambiamenti diacronici che hanno caratterizzato lo sviluppo fonologico dell'italiano nel confronto con il latino, mentre il capitolo finale esamina il rapporto tra fonologia e ortografia, con riflessioni sulle modalità che hanno condotto alla formazione del sistema di scrittura dell'italiano. Il volume si rivolge in primo luogo agli specialisti e agli studenti di materie linguistiche, ma anche agli insegnanti delle scuole secondarie che desiderino acquisire le nozioni rilevanti della fonetica e della fonologia dell'italiano.
Percorsi didattici di alfabetizzazione. «Buone pratiche» per l'italiano L2 e L1
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il volume raccoglie alcuni dei contributi presentati al convegno 'Alfabetizzazione come pratica di cittadinanza: teorie, modelli e didattica inclusiva'. Le studiose e gli studiosi che si sono confrontati in quella sede hanno esplorato le diverse dimensioni e applicazioni del complesso e articolato concetto di alfabetizzazione, inteso come qualcosa che va molto al di là della sola acquisizione delle competenze di lettura e scrittura e dell'uso pieno del codice grafico e che può influire sull'inclusione sociale delle persone. Uno degli aspetti più esplorati nel convegno ha riguardato la riflessione sulle pratiche di alfabetizzazione, intese come strategie educative mirate ad avviare l'alfabetizzazione o ad approfondirla in alcuni suoi aspetti. Mentre infatti l'accesso alle competenze linguistiche orali è universale, acquisito dalla nascita e in modo naturale, l'accesso alle competenze linguistiche scritte è sempre stato mediato, storicamente, da istituzioni a ciò preposte; nella società contemporanea tali istituzioni sono i sistemi scolastici, e infatti alfabetizzazione e scolarizzazione (literacy e schooling) formano un binomio quasi indissolubile. I saggi sono raggruppati sulla base di alcuni criteri (attenzione all'italiano come LS/L2 o come L1, attenzione verso adulti migranti, o a minori con background migratorio, focalizzazione sugli analfabeti funzionali, ecc.) e accomunati dall'obiettivo di presentare e discutere sperimentazioni didattiche e buone pratiche.
La grande invenzione. Storia del mondo in nove scritture misteriose
Silvia Ferrara
Libro: Copertina morbida
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2021
pagine: 272
Questo libro parla di un'invenzione ancora avvolta nel mistero: la scrittura. È ormai quasi sicuro che sia stata concepita da zero più volte nella storia. Ma come si è arrivati a questa rivoluzione? Che cosa ci ha portato a scrivere? Per aiutarci a svelare questo arcano, Silvia Ferrara ci guida alla scoperta delle scritture inventate dal nulla e di quelle rimaste indecifrate fino a oggi, non solo tra i segreti della storia, ma anche nei meandri della nostra mente. Cina, Egitto, Messico, Mesopotamia, Cipro e Creta. Gli enigmi delle isole, la grande macchina delle città e degli imperi. Gli esperimenti sulla scrittura e le invenzioni solitarie, i sistemi ancora indecifrati dell'Isola di Pasqua e della Valle dell'Indo, il manoscritto di Voynich, gli oscuri khipu inca, il disco di Festo e tanti altri. Questo libro è un viaggio nella nostra capacità illimitata di creare storie e simboli, fatto di iscrizioni sibilline, di lampi di genio nel passato, della ricerca scientifica di oggi e dell'eco, vaga e imprevedibile, della scrittura del futuro.
Viva il greco. Alla scoperta della lingua madre
Nicola Gardini
Libro: Copertina rigida
anno edizione: 2021
pagine: 288
La Grecia antica è a un tempo inizio e punto d'arrivo. Nella sua lingua si sono elaborati i fondamenti stessi della nostra civiltà, all'insegna di altissimi ideali come la giustizia e l'amicizia. I racconti eroici di Omero hanno trasmesso un'etica dell'eccellenza; la lirica di Saffo ha rappresentato i travagli e le gioie dell'eros; quella di Pindaro ha esaltato le glorie della competizione atletica; le storie di Erodoto e Tucidide hanno indagato le differenze tra i popoli e i motivi dei conflitti; le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno portato in scena il dramma della libertà individuale; le commedie di Aristofane hanno criticato le derive della democrazia e posto in primo piano la formazione dei giovani; i dialoghi di Platone hanno dato voce alle ambivalenze del reale; i discorsi di Demostene hanno insegnato a difendere la libertà dalle sopraffazioni più temibili... Dopo averci iniziato all'utile inutilità del latino, Nicola Gardini volge ora lo sguardo alla madre ideale di tutti noi e ci accompagna alla scoperta di una lingua di infinita ricchezza, fitta di contrasti e di parallelismi, costruita sul confronto e sull'antitesi, che ancora può aiutarci a interpretare la complessità dei nostri tempi, invitando a comporre i dissidi in convergenze.
Introduzione alla lingua pali. Comprendere il Dhamma in lingua originale
Klaus Nothnagel
Libro: Copertina morbida
anno edizione: 2021
pagine: 116
Il pali è la lingua nella quale sono stati tramandati gli antichi testi del Tipitaka (uno dei tre canoni che raccolgono i testi sacri buddhisti). Secondo la tradizione theravada è la lingua che lo stesso Buddha utilizzò per impartire i suoi insegnamenti. Questo volume della collana Biblioteca Vipassana è la prima grammatica pali pubblicata in italiano, una essenziale introduzione che aiuta il lettore a familiarizzare con questa lingua. In appendice al testo sono riportati alcuni passi in lingua originale analizzati grammaticalmente e con traduzione in italiano. Apprendere i rudimenti della lingua pali proietta il meditante e lo studioso in una dimensione di stretta comunione con la dottrina del Risvegliato.
Che cos'è la linguistica clinica
Gloria Gagliardi
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 144
Parafrasando la celebre definizione di David Crystal, la linguistica clinica applica teorie e metodi linguistici all'analisi e al trattamento dei disturbi della lingua parlata, scritta e segnata. Che cosa significa in concreto? Quale può essere il ruolo del linguista all'interno di gruppi multidisciplinari che studiano tali patologie? Il volume fornisce una panoramica di questa disciplina in forte espansione, sia presentandone i principali aspetti metodologici sia illustrandone le applicazioni cliniche alla luce degli studi più recenti.
Il geroglifico elementare. Storia, mistero e fascino della madre di tutte le scritture
Alberto Elli
Libro: Copertina morbida
anno edizione: 2021
pagine: 256
Tutti conoscono qualcosa dell'antica civiltà egizia: Tutankhamon, Cleopatra, le piramidi, il Nilo, i faraoni, e poi ancora le mummie, le sfingi, gli obelischi, i papiri... Eppure i geroglifici sono forse l'elemento che più si ricorda. Un sistema di scrittura apparentemente complicato, ma avanzatissimo e incantevole come un'opera d'arte. I "simboli" venivano infatti composti secondo un criterio puramente estetico. Nessun altro popolo antico coltivò la stessa maniacalità per la scrittura come l'egizio. L'evento decisivo per la decifrazione dei geroglifici - oggi diremmo "per craccarne il codice" - fu il rinvenimento della Stele di Rosetta e il lavoro di comparazione di Champollion, da cui l'assunto che a ogni geroglifico andassero associati uno o più valori fonetici. Ecco quindi che tutto un universo metaforico resta da indagare, ed è ancora oggi oggetto di uno studio mai terminato. Con humour, passione e grande capacità divulgativa Alberto Elli conduce il lettore alla scoperta di storia, segreti e curiosità della "madre" di tutte le scritture, introducendo in modo semplice alla lettura e all'interpretazione di una lingua tanto enigmatica quanto affascinante; l'obiettivo non è insegnare a leggere i testi e a tradurli, quanto schiudere uno scrigno dentro il quale si nascondono bellezze che sono il subconscio dell'intera umanità.