Musei e museologia
Soggetti smarriti. Il museo alla prova del visitatore
Giovanna Brambilla
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Bibliografica
anno edizione: 2021
pagine: 264
Questo saggio si propone come un utile strumento per muoversi nella complessa triangolazione tra musei, opere e pubblico dal punto di vista privilegiato dell'educazione al patrimonio. I temi toccati sono "gli indispensabili": l'autoreferenzialità dei musei, la necessità di dialogo tra i membri dello staff, le strategie legate al mondo della scuola, il fondamentale confronto con la collettività, la progettualità dedicata alle persone marginali e fragili e l'attenzione ai linguaggi con cui raccontare il patrimonio. L'intento è quello di offrire uno sguardo inedito sulle creazioni di legami tra beni culturali e persone, spaziando in vari settori, con il desiderio di essere non una guida ma una bussola, non una parola definitiva, ma un crocevia di sguardi, che renda possibile la nascita di nuove ricerche e azioni, partendo dall'intersezione di diverse discipline e innescando una relazione vivace tra le numerose professionalità che operano intorno ai musei.
Decolonizzare il museo. Mostrazioni, pratiche artistiche, sguardi incarnati
Giulia Grechi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 310
Il museo è lo specchio colossale in cui l'Europa si è costruita e rappresentata, anche attraverso il riflesso dell'immagine di altre culture: culture esposte mentre se ne costruiva, parallelamente, l'invisibilizzazione. Museo, nazionalismo e colonialismo parlano la stessa lingua. Oggi il colonialismo cambia forme e modalità di espressione, ma la sua potenza non si è ancora esaurita. Sopravvive anche nei musei contemporanei, in particolare nei musei etnografici, e in tanti altri ambiti del vivere sociale, perché oltre la messa a fuoco museale che questo libro propone, la questione riguarda tutto quello che c'è intorno, a perdita d'occhio. Una colonialità eclatante e millimetrica, pubblica e domestica, che abbiamo interiorizzato nel nostro ordinario, e che abbiamo la necessità di comprendere e trasgredire in tutti i luoghi in cui si esprime. Il museo può diventare un luogo cruciale: a partire da un'analisi riflessiva e critica delle sue radici coloniali, può trasformarsi in un vero e proprio laboratorio di pratiche di decolonizzazione. Il libro propone alcune tracce possibili di questo processo, attraverso la rimediazione delle arti contemporanee.
Che cos'è un museo
Maria Vittoria Marini Clarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 136
Giudicare il museo è più facile che comprenderlo. Poche istituzioni sono state valutate in modo così contraddittorio: tempio o cimitero dell'arte, luogo della meraviglia o deposito polveroso, microcosmo o disordine organizzato, casa dei sogni collettivi o dimora dell'incoerenza, laboratorio o supermarket della cultura. Ma che cos'è veramente il museo? Questo libro cerca di svelarne l'identità, raccontarne la storia, spiegarne il funzionamento e prevederne il futuro. È una guida generale al museo, ma anche un invito a riflettere sui molti dilemmi che rendono oggi il suo equilibrio così delicato.
Pietre d'oltremare. Scavare, conservare, immaginare l’Impero (1899-1940)
Simona Troilo
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 336
Tra Ottocento e Novecento molti paesi europei si lanciarono in grandi campagne archeologiche nei paesi del Mediterraneo, alimentando le collezioni di prestigiosissimi musei a Londra, Parigi e Berlino. Tali operazioni politiche e culturali servivano a giustificare il proprio espansionismo coloniale attraverso l’appropriazione e l’uso simbolico dei materiali della storia. Anche in Italia l’archeologia ha svolto un ruolo di primo piano, e mai prima esplorato, nella costruzione di un’alterità barbara, inferiore e subalterna, incapace di aver cura del passato. Un ruolo tanto più rilevante in quanto, nello stato liberale prima che nella propaganda fascista, l’archeologia proiettò l’immagine dell’Impero moderno sulle fondamenta di quello romano. Partendo dall’istituzione della Missione archeologica italiana a Creta (1899), passando per il ‘discorso dell’antico’ nella guerra italo-turca (1911-1912) e la nascita degli organismi di tutela nelle colonie di Libia e del Dodecaneso, il libro ricostruisce questa stagione attraverso il vissuto dei suoi protagonisti (degli archeologi come degli ‘scavatori’ reclutati localmente) e, al tempo stesso, getta luce sulle reazioni locali all’ʽespropriazione’. Ampio spazio viene poi dedicato al fascismo, mostrando la centralità dei nuovi siti libici (Cirene, Sabratha e Leptis Magna) nelle politiche del consenso del regime.
Museologia
Adalgisa Lugli
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 107
Sia che lo si guardi con simpatia, sia che lo si consideri con vago disagio, il museo è molto di più che un luogo dove si conservano opere e oggetti. La prima metà del Novecento lo ha visto ferocemente avversato dalle avanguardie. Nella seconda un complesso recupero di valori ne ha fatto una delle istituzioni centrali del mondo occidentale. Quanto più le città si assomigliano o sono diventate invivibili per chi le abita e per chi le percorre, tanto più il museo, cioè il passato di un luogo, ha assunto centralità nell’immaginario collettivo. In un mondo che crede di avere visto tutto, è rimasto paradossalmente come uno degli ultimi luoghi nei quali si va alla ricerca della meraviglia o del diverso. Un luogo di curiosità, tuttora, in cui si può trovare qualcosa che non è nel mondo di tutti i giorni.
Musei e antropologia. Storia, esperienze, prospettive
Vito Lattanzi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 168
I musei sono oggi impegnati nel ripensamento del loro ruolo sociale e affrontano nuovi problemi legati ai mutati processi di fruizione e di conoscenza delle collezioni. La museografia contemporanea, interna all’orizzonte visualista della rappresentazione, si è aperta alle forme digitali di comunicazione e tende a rispondere ai bisogni dei suoi pubblici enfatizzando le seduzioni proprie del racconto multimediale. Il coinvolgimento dei visitatori in programmi collaborativi e co-creativi è un ulteriore segno di come sia cambiata la missione del museo, sempre più orientata all’accessibilità totale e allo sviluppo della cultura. Il contributo critico fornito dall’antropologia a questa nuova museologia è illustrato dall’autore con l’obiettivo di richiamare l’attenzione su alcuni nodi strategici della produzione museale e sulle prospettive interpretative che le collezioni svelano in rapporto al tempo e allo spazio della loro genesi e fruizione.
Musei, pubblici, tecnologie
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2021
pagine: 176
Il tema della centralità del pubblico e del suo coinvolgimento nella fruizione e interpretazione del museo ha finalmente coinvolto generazioni di studiosi a rileggere questo dispositivo anche alla luce di nuove sensibilità cognitive; per contro il focus su Audience Development e Public Engagement ha indirizzato il confronto in modo esclusivo, tanto da rappresentare un mantra a cui hanno atteso i più vivaci tecnici ed esperti, talvolta spintisi a considerare il pubblico come consumatore. Nel trinomio Musei Pubblici Tecnologie il tema che emerge con grande forza e attualità è quello dell’Accessibilità: accesso al Patrimonio, da preservare e valorizzare in una logica inclusiva, che lo renda fruibile fisicamente, intellettivamente e socialmente; accoglienza nel segno di una cultura che rivendichi il diritto di chiunque a godere l’arte e i suoi significati profondi; coinvolgimento del pubblico al fine di stimolare i visitatori come protagonisti di un’esperienza estetica vibrante nonché straordinaria occasione di formazione ad una cittadinanza consapevole. In prima linea accanto al pubblico ci sono curatori, storici dell’arte, addetti alla comunicazione e alla mediazione, architetti e designer, ma anche gli artisti, capaci di una singolare abilità nella mediazione del Patrimonio.
Fare mostre. Italia, 1920-2020: colpi di scena e messinscena
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 320
Il volume offre una sintetica ricognizione su quello che, adottando una espressione di Germano Celant, si potrebbe definire il "linguaggio dell'esposizione", un ambito disciplinare occupato da un complesso di attività che sono insieme critiche, speculative e artistiche. Sempre più nel corso del Novecento l'esposizione si è proposta come il luogo nel quale fondere e con-fondere tra loro, le diverse discipline e pratiche visive coinvolte nel progetto di allestimento. L'allestimento, quindi, sempre più si è liberato dal puro statuto di arte dell'exhibiting, dell'esposizione di oggetti, opere o prodotti riposti su scaffali, sistemati dentro preziose vetrine o appesi alle pareti, per diventare un racconto proposto per coinvolgere, sedurre e far riflettere lo spettatore. L'attività espositiva ha nel tempo acquisito una propria autonomia di linguaggio assegnando la responsabilità del progetto allestitivo ad una nuova figura, quella del curatore. Di questa storia il nostro volume indaga un arco temporale di un secolo, dagli inizi individuati nella ricerca di una via italiana alla modernità negli anni tra le due guerre fino alle contemporanee ricerche che si misurano con un mercato globale dominato da grandi soggetti istituzionali e fondazioni private.
De bibliotheca. Di libri, di uomini, di idee
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2020
pagine: 146
Che significato ha il luogo "biblioteca"? È solo uno spazio fisico, un deposito organizzato di libri, o è anche altro? E che ruolo avrà nel nuovo "millennio tecnologico"? Questo libro, raccogliendo una serie di studi e riflessioni, tenta di fornire una risposta, ovviamente parziale, a questi quesiti, partendo da un assunto: la biblioteca è il luogo privilegiato ove, da Alessandria d'Egitto in avanti, la cultura dell'Occidente ha riflettuto su se stessa.
Ambientazione e «gusto modernissimo». Musei a Torino tra le due guerre
Maria Beatrice Failla
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2020
pagine: 177
Negli anni tra le due guerre lo scenario artistico e culturale di Torino è un vivace laboratorio per la produzione figurativa e per il dibattito critico, dove si avvicendano le figure di Lionello Venturi, Riccardo Gualino, committente e mecenate di Felice Casorati e del gruppo dei Sei e Guglielmo Pacchioni, direttore della Galleria Sabauda al centro del dibattito internazionale avviato dalla Conferenza di Madrid del 1934. Il volume ripercorre le vicende dei musei torinesi dall'immediato dopoguerra alla fine degli anni Trenta, fino alle imponenti esperienze museografiche di Vittorio Viale. indagandone le tangenze con i percorsi della storiografia artistica.
La gestione del patrimonio culturale ...da un punto di vista smart
Diana Neri
Libro: Copertina morbida
editore: Ante Quem
anno edizione: 2020
pagine: 52
La guida aiuta a comprendere quali sono gli aspetti che bisogna considerare per conoscere il patrimonio culturale e quali sono, al giorno d'oggi, gli strumenti necessari per gestirlo. Grazie alla Carta dei beni culturali e paesaggistici, alla Carta delle potenzialità archeologiche e a quella dei valori del paesaggio, vengono illustrate le finalità e le caratteristiche di questi strumenti e di queste procedure, mettendo in risalto il delicato rapporto esistente tra gli obiettivi della tutela e valorizzazione dei beni culturali e quelli della pianificazione del territorio. Uno strumento agile e indispensabile per orientarsi in una materia a volte difficile e intricata.
La nuova museologia. Le opportunità nell'incertezza. Verso uno sviluppo sostenibile
Domenico Piraina, Maurizio Vanni
Libro: Libro in brossura
editore: CELID
anno edizione: 2020
pagine: 247
Di fronte a fenomeni naturali o sociali razionalmente inspiegabili, solitamente teniamo due atteggiamenti: ci rivolgiamo al soprannaturale o scegliamo la fuga mentale dimenticandoci che, spesso, l'incertezza non è solo genesi di pericoli dai quali difendersi, ma anche trampolino verso inimmaginabili opportunità. E se trovassimo nei musei e nella cultura le risposte ai tanti interrogativi che, certamente, toglieranno il sonno a tante persone nel momento in cui prenderanno coscienza che "nulla sarà più come prima"? E se la struttura museale diventasse una piattaforma quotidiana dove condividere nuovi stili di vita? E se i modelli di sviluppo sostenibile contribuissero a una governance più virtuosa e funzionale? E se la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale, la sostenibilità tecnologica, il turismo sostenibile, la salute e il benessere si trasformassero in preziosi strumenti strategici? I musei devono cambiare con le persone. Le persone devono trovare nei musei risposte a domande che ancora non hanno formulato.